La stampa nazionale ricorda il maitre che, partendo da Montecatini Terme, conquista con la sua idea di ristorazione gli Stati Uniti. Su social tanti ricordi di chi lo ha conosciuto o incontrato, dal mondo della ristorazione alla politica e imprenditoria
La lezione che ci lascia: impegno, forza di volontà, e soprattutto l’uso intelligente di un fascino naturale. Inizia così l’articolo biografico che la giornalista Eleonora Cozzolella ha dedicato su Repubblica: Addio a Sirio Maccioni, re della cucina italiana in America.
Il mito mondiale montecatinese della ristorazione ci ha lasciato – scrive su Facebook Alessio Gargini, delegato della Accademia italiana della Cucina -. Quando Papa Wojityla andò negli Stati Uniti mangiò nel suo ristorante a Manhattan. Sirio Maccioni gli assicurò che per Sua Santità ci sarebbe sempre stato un tavolo al Le Cirque. Il papa rispose “E come si fa a prenotare un tavolo in Paradiso?”. Ora la sua cucina continua sopra di noi – continua Gargini -.
(qui insieme in una foto allo Stollo di Champagne da Gino Fuso Carmignani)
Stanotte si è spenta una luce di Montecatini Terme. Ed era una delle più luminose. Ci ha lasciato un gigante della nostra città – si legge sulla pagina facebook di Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme-.
Sirio Maccioni è stato un genio che ha portato la grande tradizione dell’accoglienza e della qualità montecatinese ai massimi livelli nel mondo -continua Baroncini-. È una perdita enorme, che lascia un vuoto difficilmente colmabile. Con lui stanotte se n’è andato un pezzo di Montecatini Terme.
È come se ci fossimo alzati stamani senza più la fontana in piazza o senza più la pineta. Per Sirio non vale il detto che è dei papi: morto un Sirio non se ne fa un altro. Perché un altro così non nasce più. Come Sindaco e come amministrazione comunale abbiamo il dovere di omaggiarlo e ricordarlo come merita, per ciò che rappresenta: un pezzo importante della nostra cultura e storia cittadina.
Ci sarebbero infiniti aneddoti da raccontare, più di tutti mi ha colpito uno di questi.
“Eravamo a cena a Le Cirque. Sirio amava Montecatini e quando ci vide ci accolse come fosse arrivato un capo di stato. Quella sera stranamente il ristorante non era pieno in ogni ordine di posto, c’era un solo tavolo libero. Sirio allora chiamò subito un cameriere e gli ordinò con vigore di far sparire quel tavolo. <<Le Cirque è sempre pieno. Chi arriva qua a cena non deve percepire che ci possa essere qualcuno che non è venuto>>. Aveva ragione, aveva questi colpi di genio, meritava il successo che ha avuto. E lo dimostrava da questa visione, da questi accorgimenti che aveva”.
Ciao Sirio, riposa in pace. E Grazie. Grazie di cuore per tutto quello che ci hai insegnato.
Photo: credits to Alessio Gargini e Sirio Maccioni Stollo di Champagne da Gino Carmignani
Photo: credits to Luca Baroncini Sirio Maccioni con “Bob” chiamava Robert De Niro