Stefano voglio ricordarti con una ricetta che mi hai regalato: una Gricia ma con i funghi porcini. Questa me l’hai raccontata ma non c’è stato tempo per mangiarla insieme: la terro’ tra i ricordi piu’ cari. E ora bando alle lacrime, pensiamo alla ricetta. Ma niente bollicine: solo un vino rosso: buono e “peso”. Un piatto da condividere con i propri Cari
Stefano Ferrari, chef di altissimo livello, aveva gestito la cucina dei ristoranti di famiglia a Formia. Locali molto conosciuti e apprezzati in zona, con oltre 350 coperti. Era ritornato a Pistoia con la moglie Paola e i figli: originario con il padre Sirio della Montagna Pistoiese, di Piteglio. Aveva aperto un home restaurant a Pistoia, conquistando commenti e recensioni altamente positive. Nei giorni scorsi sui social e giornali on line il tam tam della triste notizie.


Mezze maniche alla Gricia e funghi porcini – Ricetta chef Stefano Ferrari
Padrone dei piatti della tradizione romana e laziale, questa è la ricetta di Stefano: una Gricia dove unisce i sapori tradizionali ai funghi porcini della Montagna Pistoiese. Il piatto giusto da preparare per San Valentino e gustare con i propri Affetti.
Ingredienti – due persone
180 g di mezze maniche o maccheroncini
una fetta e mezza di Guanciale
1/4 di cipolla
100g di porcini freschi o 10/12 grammi di funghi porcini secchi
olio d’oliva
pepe
pecorino
Preparazione
Tagliare la cipolla finissima e farla stufare con poco olio e un po’ d’acqua. Aggiungere acqua finchè non sarà ridotta a crema, nel caso si usino funghi secchi utilizzare l’acqua di ammollo. Aggiungere i funghi porcini tagliati a pezzetti e far cuocere per qualche minuto. Unire il guanciale tagliato a listarelle e far rosolare nella padella a fuoco dolce. Spolverare con abbondante pepe nero.
Una volta cotta la pasta, saltare in padella con il condimento. Servire con abbondante pecorino!
Ammollo funghi secchi
Per ottenere un buon risultato occorre lasciare i funghi secchi in ammollo per 20 minuti in acqua tiepida. Questo procedimento consente di ottenere un aumento di volume nei funghi, e di mantenere inalterato sapore e consistenza. Una volta trascorso il tempo di ammollo, occorre scolare i funghi e strizzarli con delicatezza. Se si desidera farne prima unorapido di pochi minuti in acqua fredda per pulirli, poi scolarli e metterli in ammollo nell’acqua tiepida definitiva. Se si utilizza l’acqua di ammollo nella cottura, consigliato sempre, filtrarla con un colino a maglie strette.
Un abbraccio a Paola, Valentina e Alessandro. Grazie Stefano per la Tua amicizia e per la forza che mi hai trasmesso.
Mezze maniche Gricia e funghi: ricetta di Stefano Ferrari per San Valentino