Richiami alimentari: pane e pizza spariscono dagli scaffali | Non consumare queste confezioni

Richiamo alimentare accorato per pane e pizza. Segnalate le confezioni da non consumare.

In un periodo come quello che stiamo vivendo al momento, in cui la forte crisi e i perpetui rincari la stanno letteralmente facendo da padroni, possiamo ben dire che ci sia poco di cui poter stare tranquilli. I già citati rincari in particolare possiamo affermare, senza se e senza ma, che hanno toccato in profondità il settore alimentare.

Quest’ultimo sta decisamente molto a cuore ai consumatori. La situazione di per se tosta è pure aggravata dal fatto che sono tantissime le persone che, complice la già citata crisi, hanno costato la diminuzione a dir poco paurosa delle ore di lavoro, con conseguenti molti meno soldini in busta paga a fine mese. Le meno fortunate invece si sono viste consegnare la temutissima lettera di licenziamento.

Fare la spesa dunque, pur essendo un’operazione particolarmente facile, è ormai considerata invece come una vera e propria impresa da moltissime persone. Pertanto sentir parlare di un possibile richiamo alimentare, che vede il dito puntato contro un prodotto di largo consumo, non è affatto facile da digerire.

Preparato per pane e pizza al centro del richiamo

Ora si sta parlando, esattamente come da titolo, di un preparato per creare pane e pizza nelle nostre cucine, che si è visto al centro di una tremenda bufera. Riallacciandoci a quanto detto poco fa infatti, la prospettiva di non poter consumare un prodotto alimentare che abbiamo acquistato magari anche compiendo un bel sacrificio, non fa affatto piacere.

La ragione del richiamo è da ricondursi a degli allergeni che non sono stati dichiarati in etichetta e che possono pertanto facilmente trarre in inganno dei possibili consumatori. Il che può infatti rivelarsi molto pericoloso nel caso appunto un ignaro  acquirente presenti delle allergie specifiche.

Lotto e marca interessate dal richiamo

Per la precisione gli allergeni che non appaiono nell’etichetta sarebbero senape e sesamo. Quest’ ultimi sono prescritti dal Regolamento UE che ne obbliga la segnalazione qualora ve ne sia presenza in ogni prodotto. I marchi interessati rispondono ai nomi Tre Mulini, venduto in confezione da 500 g con numero di lotto LV23005666 e con TMC 5 gennaio 2026.

Nel secondo caso siamo in presenza del prodotto, stavolta glutenfree, Pastas Gallo, venduto anch’esso in confezioni da 500 g, lotto di produzione LV23027102 con data di scadenza invece 27 gennaio 2025. Per tuti coloro che se ne trovassero in possesso rimane sempre alto l’invito a non consumarlo e restituirlo al più presto al punto vendita per poter beneficiare anche di un rimborso in denaro.