Istamina nel tonno, nei supermercati scene di psicosi: nausea, vomito e reazioni allergiche se lo mangi

Tonno al centro della bufera per la presenza di istamina. Attenzione, possono verificarsi gravi conseguenze se mangiato.

Al momento sappiamo tutti quanti che non ci troviamo in un momento che si potrebbe definire, per così dire, particolarmente roseo, per via della forte crisi e dei perpetui rincari che stanno attraversando il nostro Paese. I secondi in particolare hanno colpito in maniera piuttosto forte anche il settore alimentare, che sta molto a cuore ai consumatori.

Dunque se sentir parlare di un richiamo alimentare già in precedenza non faceva piacere, in un momento come quello attuale appena descritto, lascia a dir poco sbigottiti. Tanto più se al centro del mirino si trova un prodotto che può essere tranquillamente definito come di largissimo consumo.

Parliamo infatti del tonno, che è il pesce in scatola più amato, acquistato e utilizzato in cucina, insieme anche allo sgombro e al salmone. Nell nostre cucina infatti non ne manca sovente mai e poi mai una bella scorta, tanto più che spesso controlliamo se ce n’è abbastanza, prima di recarci a fare la spesa.

Tonno richiamato, si parla di istamina

Quando la stagione calda bussa alle nostre porte e di conseguenza in cucina i piatti caldi, come primi eccessivamente elaborati incominciano a lasciare il posto a insalate, insalatone oppure a piatti freddi, sempre appartenenti alla categoria delle insalate, di pasta oppure di riso, il tonno viene spesso impiegato.

Ottimo il tonno lo è anche e soprattutto quando optiamo per un corposo piatto a base di fagioli, in particolare se in aggiunta mettiamo anche una cipolla bianca cruda finemente sminuzzata. Il motivo per cui il tonno ora è stato richiamato sarebbe da ricondurre alla presenza di istamina, oltre i limiti consentiti dalla legge.

Il lotto interessato dal richiamo

Per la precisione si parla di un lotto di tonno pinnegialle decongelato di origine spagnola per il motivo appena indicato, ovvero istamina, molto pericolosa per l’organismo umano.

I lotti interessati per la precisione rispondono al numero 614230517 non indicato in etichetta e con termine minimo di conservazione fino al 29/05/2023 ma con data segnalata al 27/05/2023 venduti confezionati al banco pescheria. Trattasi dunque di un cold case, il processo di messa in sicurezza dunque è in pieno svolgimento.