Passata di pomodoro, scandalo: non comprare questi marchi famosi I Dentro c’è di tutto

Uno scandalo non di poco conto sta colpendo la passata di pomodoro e alcuni dei marchi più famosi.

È innegabile dire che la passata di pomodoro non stia assumendo un ruolo sempre più preponderante nella nostra cucina, specialmente quella della nostre case. Infatti sono moltissimi gli italiani, e non solo per la verità, che per risolvere il problema di un pasto anche frugale, optano per una pasta al sugo.

Anche qui fa fatta una precisazione, se parliamo di pasta, magari di spaghetti al pomodoro, si tratta di una preparazione che prevede l’utilizzo di pomodoro fresco, parlando di una pasta al sugo invece implica, nel caso più classico e tradizionale, una preparazione tramite passata di pomodoro.

Motivo per cui quest’ultima sta difatti diventando sempre più importante per quanto riguarda la cucina, dato che non solo può essere impiegata solo per quanto riguarda la realizzazione di pastasciutte, ma anche moltissime altre ricette, fra cui, tanto per citarne alcune, pizze caserecce, piatti di pesce quali polipetti o seppie e piselli al sugo e molti altri.

Passata di pomodoro, un must in cucina

Non dimentichiamoci che la passata di pomodoro in sé e per sé, ovvero ci riferiamo a quella che comperiamo al supermercato in bottiglia, è possibile trovarla di diverse marche e tipologie a seconda dei gusti del consumatore. Per esempio alcune sono di sola passata, mentre alte contengono dei pezzi veri e propri di pomodoro.

Al momento pare che sia stata stilata una classifica sulle migliori e peggiori in questa direzione. La classifica sarebbe stata stilata in seguito al test Oko-Test condotto dall’omonima rivista tedesca che ha preso in esame le salse di pomodoro maggiormente conosciute, ovvero si parla di ben 21 di esse.

Le migliori e le peggiori marche

Come abbiamo già accennato, se andiamo a fare la spesa al supermercato abbiamo praticamente solo che l’imbarazzo della scelta se nella nostra lista è presente la passata di pomodoro. Resta dunque il problema, per così dire, su quale scegliere per mettere in tavola un buon piatto. L’analisi condotta ha rivelato che alcuna contengono troppo sale, mentre altre addirittura microtossine o eccessivi aromi.

Solamente tre delle numerose marche prese in esame tendono a salvarsi, quali sono? Parliamo di La Selva e Rapunzel oltre che il sugo a marchio Lidl. Altri ancora di marche anche piuttosto famose non lo hanno passato, senza nemmeno avvicinarsi alla sufficienza, a dimostrazione che marca altisonante non è affatto sinonimo di qualità.