Home » Niente più pane ai pasti? Questo sostituto non te lo farà rimpiangere: ne mangi quanto vuoi

Niente più pane ai pasti? Questo sostituto non te lo farà rimpiangere: ne mangi quanto vuoi

Non sempre si può mangiare il pane
Pagnotta di pane bianco – Depositphotos – Laterradelgusto.it

Un alimento che può essere benissimo il sostituto del pane con altrettanti vantaggi e lati positivi ad ogni pasto

Ma se a casa manca il pane, con cosa accompagniamo i nostri cibi? Le alternative sono diverse: grissini, rollbread, crackers o fette biscottate, qualunque cosa che possa essere utile. Ma c’è ancora qualcosa che davvero è un’alternativa valida alla classica pagnotta e che sa accompagnare i nostri piatti con gusto e leggerezza.

Un alimento che arriva dal Centro Italia, precisamente dall’Emilia Romagna, di consistenza morbida ma resistente, sottile ben cotta. Potrebbe risultare anche più digeribile del classico pane con la mollica, poichè a volte, quest’ultima potrebbe anche dare qualche fastidio a chi non sopporta i lievitati.

Si può anche utilizzare come alternativa ai panini imbottiti, con ripieno di affettati, spesso accompagnati anche da verdure come pomodori, cipolla e insalata. Può addirittura essere un’ottima alternativa alla pasta per pizza, nel momento in cui in casa non ci fosse questo ingrediente o non avessimo tempo per crearlo.

Stiamo parlando della piada, o piadina, fatta con farina, acqua e un grasso : un tempo era usato lo strutto, ora viene sempre più sostituito con l’olio di oliva. La piadina è in genere meno calorica del pane, poiché è più sottile e meno densa. E’ anche meno ricca di carboidrati ed è un’opzione migliore per le persone che seguono una dieta a basso contenuto di carboidrati.

Caratteristiche della piadina

Per la sua bontà la piadina è stata osannata da poeti e musicisti. Tra i suoi più celebri fan Giovanni Pascoli, che l’ha decantata in poesia “ed ecco è liscia come un foglio, e grande come la luna”, fino a Raoul Casadei, pilastro della cultura romagnola, e Samuele Bersani che nella canzone Freak cantava  “Hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola?”.

Il disco è composto da una sottile focaccia di farina di grano, strutto o olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua, che viene tradizionalmente cotta su una lastra rotonda di terracotta, detta “teglia” (tégia in romagnolo) o testo (tëst), ma oggi più comunemente viene cotta su piastra di metallo oppure su lastra di pietra refrattaria.

Piadine romagnole con affettati
Piadine romagnole – Depositphotos – Laterradelgusto.it

La piadina in cucina

Fin dagli antichi Romani ci sono tracce di questa forma di pane. La prima testimonianza scritta della piadina risale all’anno 1371. Forme antiche di piada utilizzavano anche farine più povere, come di castagne o di ghiande, specialmente nelle zone di montagna. Può essere mangiata come pane per accompagnare varie pietanze nel corso dei pasti principali. Farcita in vario modo, si presta a spuntini.

Tradizionalmente viene tagliata in quadretti che tipicamente sono 4, ma possono essere anche 6 o 8 e farcita con salumi (prosciutto, salame, coppa, coppa di testa) o formaggio squacquerone o salsiccia cotta alla brace o alla piastra (spesso unendo cipolla arrostita) o con fette di porchetta. Nel riminese è tradizionale l’abbinamento piada e sardoncini (alici a scottadito) con radicchio e cipolla.