Risotti avvelenati: trovate tracce di arsenico | Allarme rosso anche a casa tua
Riso integrale sotto osservazione per la presenza di sostanze nocive nei chicchi di aziende distribuite in tutta Italia
Il riso è uno degli alimenti più consumati in tutto il mondo: naturalmente privo di glutine, è depurativo e altamente digeribile; inoltre, svolge un ruolo importante nella regolazione della flora intestinale e ed è indicato per la prevenzione e trattamento di alcune patologie come l’ipertensione.
Il riso è considerato un ottimo alimento, oltre che uno dei cereali fondamentali per la dieta. Originario del Medio Oriente, è di diverse qualità e composizione, che variano a seconda del tipo di coltivazione e della posizione delle piantagioni. Molto digeribile e dall’ottimo assorbimento intestinale, è composto per la maggior parte di glucidi, ma contiene anche proteine.
Per quanto riguarda le calorie riso, fornisce circa 300 calorie ogni 100 grammi. Eliminando la pula, ossia il residuo farinoso risultante dal processo di sbiancamento, il riso perde anche diversi principi nutritivi in termini di sali minerali e vitamine. Per questo motivo il riso bianco raffinato ha un valore alimentare minore rispetto al riso integrale.
Una peculiarità del riso riguarda il suo aumento di peso durante la cottura, dovuto all’assorbimento dell’acqua. Infatti da 100 grammi di riso crudo, se ne possono ottenere circa 320 grammi di cotto. Il riso integrale contiene crusca e il tempo di cottura varia a seconda della ricetta e della varietà usata.
Una scoperta preoccupante
Un nuovo studio sulla sicurezza alimentare è stato particolarmente interessante perché ha riguardato il riso integrale, comunemente considerato un’opzione più salutare rispetto al riso bianco. Il test di K-Tipp su 14 prodotti a base di riso integrale provenienti da diversi Paesi, ha rivelato la presenza di tracce di metalli pesanti come arsenico, pesticidi e tossine della muffa.
I risultati sono stati preoccupanti: tracce di arsenico e cadmio sono stati trovati in tutte le confezioni di riso integrale testate, con due prodotti biologici che presentavano anche residui di pesticidi. In particolare, un riso biologico ha mostrato i livelli più alti di arsenico, ben oltre i limiti di sicurezza raccomandati.
Notizie allarmanti
Secondo gli esperti di K-Tipp, le radici delle piante di riso assorbono arsenico e cadmio presenti nel terreno, portando questi metalli pesanti nei chicchi di riso. Anche se le quantità trovate erano piccole, la situazione solleva comunque preoccupazioni, considerando gli effetti dannosi di queste sostanze. Marchi come Coop, Aldi e Claro hanno anche presentato livelli aumentati di arsenico.
L’arsenico può contaminare i campi di riso attraverso l’irrigazione con acqua contaminata da scarichi industriali, fertilizzanti o altre fonti di inquinamento idrico. Infine, durante i processi di lavorazione del riso, alcune pratiche possono aumentare il contenuto di arsenico nel prodotto finito, come il lavaggio del riso con acqua contaminata o la conservazione in contenitori che rilasciano arsenico.