Psicosi botulino nel tonno in scatola: muore anziano I Difficile salvarsi, l’unica speranza è questa
L’allarme botulino è giunto nuovamente dopo un fatto di cronaca. La pericolosità di alcuni cibi senza le dovute precauzioni.
Un consumo di un cibo fatto in casa purtroppo ha avuto un terribile epilogo in tragedia. A rimetterci la pelle, per così dire, è stato un 70enne, dopo aver consumato del tonno sottolio confezionato dalla moglie. A finire all’ospedale insieme alla coppia di anziani anche un paio di amici, ma per un 70enne non c’è stato nulla da fare.
Il problema purtroppo pare essere particolarmente comune per quanto riguarda il rischio relativo al consumo di cibi confezionati sotto conserva casalinga. Un’operazione, quest’ultima, di cui è necessario essere ben esperti per poterla realizzare come si deve, senza correre il rischio di intossicazione alimentare.
Quando si parla di conserva infatti, la prima cosa a cui tendenzialmente noi pensiamo è proprio quella della salsa di pomodoro, ottima per i nostri primi a base di pasta, che spesso ci accompagnano durante il freddo inverno. Con il pomodoro opportunamente conservato inoltre si prepara sovente un buon ragù, specialmente per la classica lasagna del periodo natalizio.
Il rischio del botulino
Giungiamo ora al tanto odiato momento, per così dire, relativo al rovescio della medaglia. Una conserva preparata in maniera non opportuna, oppure non seguendo l’esatto iter di preparazione e tutte le procedure per la corretta igienizzazione, è in grado di sviluppate un terribile batterio detto botulino.
Sicuramente in molti di noi ne avranno sentito parlare in precedenza. In ogni caso si tratta per la precisione di un batterio anaerobio che è in grado di produrre una potentissima neurotossina capace di arrecare un terribile danno al nostro organismo se ingerita. Infatti in caso di ingestione i sintomi immediatamente avvertiti sono molti e tutt’altro che piacevoli.
Come individuare le anomalie sospette
Il botulino è particolarmente infido in quanto praticamente invisibile e gli alimenti che ne vengono contaminati spesso non presentano alcun segno in sé e per sé e appaiono perfettamente regolati. Un primo segnale a cui prestare moltissima attenzione infatti è il coperchio di un barattolo che presenta gonfiore.
Altro aspetto a cui fare attenzione è la presenza di bollicine che risalgono dal fondo del barattolo,. E anche in questo caso dobbiamo cestinare tutto quanto. Per quanto riguarda l’olio, dettaglio probabilmente sfuggito alla coppia protagonista del caso di cronaca citato, non deve essere opalescente. Difatti potrebbe esserci un’alta percentuale di rischio per la presenza di botulino.