Spaghetti Noodles: famosissima marca entra nella black list | Tanti coloranti e conservanti
Noodles, un cibo che sta andando sempre più alla ribalta nel nostro Paese e non solo. Una nota marca però è finita ora nella lista nera.
Se parliamo di noodles, oggi come oggi non hanno di certo bisogno di alcuna presentazione. Si tratta di quegli spaghettini ondulati orientali, che mantengono la loro forma appena descritta, anche a seguito della cottura e che sono molto amati, specie in Italia. Ne esistono in commercio anche diverse tipologie per gusto e composizione.
D’altro canto non è certamente un mistero che l’italiano, preso in generale e all’interno di un’ideologia collettiva, è particolarmente esterofilo, anche e soprattutto in fatto di cibo, benché la cucina nostrana sia la più amata nel mondo ma, come recita un famosissimo proverbio in latino, nemo propheta in patria.
Tornando ai noodles appunto, sono in fin dei conti spaghetti, che vengono notoriamente consumati, anche se non obbligatoriamente, in brodo, insieme ad altre sfiziosità tra verdure e carni varie, in una sorta di quel piatto conosciuto con il nome di ramen. In Italia ne è stata avviata anche la produzione, in collaborazione con una grande multinazionale asiatica.
Noodles al centro della bufera
La casa produttrice italiana di questi speciali spaghetti asiatici, che sono reperibili in tutti i supermercati di tipo iper nei canonici bicchieroni di carta, come li abbiamo magari visti nei manga giapponesi. Capitava sovente, in svariate serie nipponiche, vedere dei personaggi cibarsi di questa pietanza, contenuta nei recipienti appena descritti, tramite le bacchette.
Tanto per dare un nome a questa nota marca diciamo che vengono prodotti dalla Star, come già accennato, in collaborazione con la AJinomoto. Il nome del prodotto è riconducibile ad una frase italiana, opportunamente camuffata, in modo da possedere un suono orientale, ovvero Saikebon, ovvero sai che buono. Ce ne sono di due categorie, in bicchiere oppure in busta, da preparare in padella.
Saikebon additati per un alto concentrato di sostanze
In commercio, nei già citati bicchieroni di carta, ne troviamo di tre gusti, vegetariano, quindi solamente con presenza di gustose verdure, oppure con aggiunta di pollo o di manzo. Le tre varianti più classiche della cucina asiatica, con le quali vengono anche farciti gli involtini primavera. Per la preparazione basta sollevare il coperchio e aggiungere il condimento a parte, con acqua bollente.
È proprio sul condimento che sembrerebbe essere stato puntato il mirino, dal momento che pare sia presente una concentrazione massiccia di sale ed esaltatori di sapidità E621 ed E635, glutammato monosodico e disodio 5′-ribonucleotide, con alcuni coloranti. Prodotti che garantiscono una lunga conservazione ma non rientrano nella categoria di cibi particolarmente salubri. Parola d’ordine quindi è la moderazione nel consumo.