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Il Sushi crea dipendenza? La risposta vi sconvolgerà: cosa accade nel nostro cervello

Il sushi crea davvero dipendenza?
Sushi – Corporate+ – Laterradelgusto.it

Quando mangiamo sushi tendiamo a diventarne sempre più golosi e con il tempo diventa difficile farne a meno. Crea davvero dipendenza?

Diciamocelo francamente, anche adesso, che ci stiamo avviando sempre più a vele spiegate verso l’estate e quindi di conseguenza in direzione della stagione calda, la voglia di cibo fresco e da non consumare particolarmente caldo, inizia a farsi sentire e pure con una certa potenza in noi. Ergo che cosa c’è di meglio di una bella mangiata di pesce?

In questa direzione inoltre sono sempre più numerosi coloro che adorano il crudo, quindi anche il sushi. Possiamo inoltre dire che, complice l’accattivante formula all you can eat e l’unione fra questo squisito cibo nipponico e alcuni piatti molto graditi della cucina cinese, ristoranti per l’appunto di sushi hanno iniziato a spuntare sul nostro territorio come funghi su un prato dopo una giornata di pioggia intensa.

I più grandi appassionati inoltre possiedono anche il proprio ristorante di fiducia, nel quale si recano appena possibile per una buona scorpacciata di questo particolare alimento. Trattandosi infatti di un cibo tutto sommato leggero e fresco, che si mangia volentieri per altro anche in pieno inverno, potersene saziare a volontà dona una sensazione a dir poco magnifica.

Sushi e le sue numerose accattivanti varianti

Dire sushi sarebbe in ogni caso eccessivamente restrittivo, dal momento che ne esistono di diverse tipologie. I più famosi sono gli osamaki, ovvero quei cilindri di alga nera con all’interno riso e pesce, oppure gli uramaki, che costituiscono il contrario. Si tratta un involucro di riso, contenete pesce cotto, crudo. Molto apprezzati solo pure i tempura, ovvero quello fritto. Da non dimenticare pure  il sashimi.

Un piccolo particolare che forse alcuni avranno notato, o forse no, è che il sushi sembra creare una vera e propria dipendenza. In sostanza più lo mangiamo più iniziamo a sentire sempre più forte il suo richiamo unito al desiderio di andarlo a mangiare di nuovo, appena possibile. Da che cosa è determinato tutto ciò?

Il sushi crea davvero dipendenza?
Sushi – Depositphotos – Laterradelgusto.it

Perché il sushi crea dipendenza

Partiamo dicendo che molto dipende dalla cottura del riso stesso, che avviene non semplicemente lessandolo ma in una base di aceto, motivo per cui è così saporito, che causa un picco glicemico nel nostro cervello. In sostanza gli zuccheri inviano a questo organo un forte segnale di richiesta. Stesso discorso possiamo dire anche per le alghe presenti, contenenti glutammato di sodio.

La parola dipendenza, si sa, non è mai vista come un’accezione positiva, sebbene in questo caso si parli di un cibo leggero e generalmente sano. Il sushi detto in parole povere, è buonissimo, non fa male e non fa nemmeno ingrassare. Tuttavia rimane sempre anche in questo caso però tassativo l’imperativo della moderazione. Scegliere dunque sempre anche i ristoranti migliori è un grande aiuto.