Metalli nel cioccolato: scatta l’allarme per la salute | Verifica nella tua dispensa

Allarme metalli trovati all’interno del cioccolato. Occorre una verifica repentina nelle nostre dispense.

Il cioccolato è un dolce che tutti quanti amiamo, soprattutto nella sua versione più tradizionale, ovvero a tavoletta. Con il passare del tempo inoltre ne sono nate numerosissime varianti che sono altrettanto amate, con aggiunta sia di frutti freschi che secchi, che ne esaltano particolarmente sia il gusto che le proprietà.

Tuttavia, restando sulle qualità più tradizionali, memori del fatto che il classico vince sempre su tutto quanto, possiamo affermare che i gusti principali, che costituiscono la base vera e propria anche per altri golosi esperimenti sono fondente, che già possiede moltissime gradazioni, e al latte.

Andrebbero annoverati anche, in verità, bianco e gianduja, sebbene questi ultimi siano un po’ più, per così dire, a sé stanti. Con il passare del tempo numerosissimi marchi, frutto di vincenti menti imprenditoriali, hanno dato vita ad altrettante golose varianti, sia in tavoletta che tramite accattivanti creme spalmabili. La Novi ne è un lampante esempio.

Cioccolato richiamato per presenza metalli

In un momento poi come quello che stiamo vivendo ora come ora, dove il nostro Paese è ancora fortemente attraversato dalla perpetua crisi e dai forti rincari che lo hanno interessato in tutti i suoi settori, in particolare quello alimentare, che sta molto a cuore a tutti i consumatori, sentir dire che un prodotto così amato si trova al centro del mirino di un richiamo, non fa certo piacere.

Si è infatti molto parlato negli ultimi tempi di una contaminazione di questo goloso dolce, considerato a buona ragione anche come una sorta di antidepressivo naturale. In genere viene sempre consigliato da esperti nutrizionisti di preferire quello fondente, che è ottimo anche se inserito nelle diete. Tuttavia a quanto pare c’è una marca a cui fare particolare attenzione.

Il cioccolato su cui puntare per le nostre scelte

Più che di un vero e proprio richiamo possiamo dire che si tratta di un’analisi, condotta da Altroconsumo, dove diverse marche di cioccolato sono state prese in considerazione secondo valutazione etichetta, percentuale di cacao, presenza di contaminanti e Salmonella e, infine, per il test di assaggio. A vincere su tutto sembrerebbe essere il marchio in vendita in un discount.

La marca in questione pare essere priva di Salmonella e metalli pesanti. Risponde al nome di Fin Carrè Cioccolato Fondente 74% Cacao a marchio Lidl  e ha passato  il test con la bellezza di 85 punti . Tanto più che costa solo 89 centesimi. Si riconferma dunque nuovamente la teoria che un grande marchio non è per forza sinonimo di qualità. Grande vittoria a i punti per Lidl.