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Noto marchio di patatine fritte in busta: ritirato dai supermercati per questo motivo I Livelli fuori legge

Patatine
Patatine – Foto: Pixabay

Livelli non tollerati dalla legge hanno portato al ritiro dal mercato di un nuoto marchio di patitine in busta. È allarme.

Le patatine in busta sono parte della perfetta accoppiata con un fresco aperitivo. I bambini le chiedono spesso per merenda e non di rado si decide di gustarle perchè creano una sorta di dipendenza e una tira l’altra. Il mercato alimentare ne propone tantissimi tipi differenti. Semplici, aromatizzate, addirittura vegane per chi segue una certa alimentazione o di legumi.

Il packaging sempre molto accattivante spinge all’acquisto anche quando proprio non si voleva comprarle. Ma in fondo non può mica far male una patatina di tanto in tanto no? In realtà no, anche considerando le nuove tecnologie utilizzate per la loro preparazione, spesso con pochissimi grassi. 

Quello che è importante è saper leggere le etichette nel momento in cui si acquista questa tipologia di prodotto e non esagerare mai con le quantità consumate nell’arco dell’intera settimana. 

Alcuni mesi fa un episodio ha interessato da vicino una nota azienda produttrice di patatine, che ha visto ritirati dal mercato alcuni suoi prodotti. Il ritiro è avvenuto per l’eccessiva presenza di una sostanza, l’acrilammide, potenzialmente dannosa per l’individuo e per la sua salute.

Cos’è l’acrilammide

A parlare dell’acrilammide ci pensa il portale Efsa che la indica tra gli elementi potenzialmente cancerogeni nel caso in cui venga consumata in quantità eccessive. Una sostanza chimica che si forma negli alimenti ricchi di amido. La sua formazione avviene durante la cottura degli alimenti soprattutto se questa avviene ad alte temperature. 

È possibile una sua presenza in quantità eccessive nel caso di cibi fritti o cotti al forno a una temperatura superiore ai 120 gradi con umidità scarsa. Quando presente all’interno degli alimenti, conferisce loro, quel classico sapore di abbrustolito. In genere la si trova non solo nelle patatine, ma anche nel pane, caffè e altri prodotti da forno. 

Tortillas
Tortillas – Foto: Pixabay

I prodotti ritirati dal mercato

Alti livelli di acrilammide hanno portato al ritiro dal mercato, qualche mese fa, di un lotto si patatine fritte Amica Chips “Ortolana”. Lo stabilimento produttore è Yellow Chips B.V., con sede nello stabilimento dei Paesi Bassi. In quell’occasione era stato chiesto ai consumatori di riportare il prodotto presso il punto vendita.

A dare tale disposizione il ministero della salute con un richiamo per rischio chimico. Amica Chips uno dei marchi leader per quello che riguarda le patatine fritte, ha provveduto al ritiro prontamente. Siamo certi che in futuro non si ripeteranno episodi di questo genere.