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Unione Europea, via libera a questa sostanza chimica nei cibi I Consumatori insorgono: da adesso leggi sempre l’etichetta

Unione Europea
Bandiera Unione Europea – Pixabay

All’Unione Europea è stato dato il difficile compito di esprimersi su una sostanza chimica che da anni è al centro della bufera.

Il nostro benessere parte dall’alimentazione. L’Unione Europea, l’OMS, gli esperti di nutrizione e anche i media, da anni ci offrono consigli su quali alimenti scegliere per la nostra tavola. Per godere a lungo di buona salute serve una dieta che sia sana ed equilibrata. Meglio se si consumano 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, oltre a bere almeno 2 litri di acqua al dì.

Queste le indicazioni base, che si uniscono poi a una serie di consigli su quelli che sono gli alimenti assolutamente da evitare. Ma occorre considerare che sui benefici che i cibi possono offrire influisce anche il modo in cui essi vengono lavorati, ovvero le metodologie di coltivazione o di allevamento, per quello che riguarda le carni e e i prodotti agricoli.

Sono molti anni ormai che si parla di pesticidi e di composti chimici come i diserbanti, che vengono utilizzati in agricoltura; assorbiti dalle piante e anche dagli animali che dei vegetali si nutrono. Prodotti potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo.

In merito a tale argomento sembra che una recente decisione della Commissione Europea abbia aperto accesi dibattiti. Al centro dell’attenzione un erbicida molto utilizzato in agricoltura che viene ogni anno contrastato fortemente da coloro che vorrebbero venisse vietato. Invece sembra proprio che la Commissione abbia, ancora una volta, deciso che tale prodotto può essere utilizzato, rispettando precisi limiti.

Rinnovo della licenza

Le ultime notizie da Bruxelles ci dicono quindi che la Commissione Europea sta per presentare domanda per il rinnovo della licenza del Glifosato. Un erbicida molto comune di agricoltura e che molti vorrebbero venissero vietato. I dati che sono stati raccolti in merito alla dannosità del composto e che hanno portato a questa decisione, sono quelli che sembrano affermare che il glifosato non è presente sugli alimenti in quantità critiche da poter essere ritenuto potenzialmente cancerogeno.

Sembra che la decisione da parte della Commissione sta avvenendo in maniera veloce e segreta per evitare che lo sdegno pubblico porti a scioperi e a contrapposizioni.

frutta e verdura
Frutta e verdura – Pixabay

 Cos’è il glifosato

Quindi quando ci appresteremo ad acquistare alcuni alimenti occorrerà prestare attenzione alla scritta glifosato nella lista degli ingredienti. Si tratta di un diserbante non selettivo, che viene assorbito nell’arco di circa 6 ore da tutta la pianta. Usato per la prima volta negli anni ’70, il più elevato utilizzo è stato registrato nel 2012. Alcuni studi sul cancro hanno evidenziato come alimenti contaminati dal glifosato siano potenzialmente cancerogeni.

Un’opinione non condivisa, considerando che non vi sono prove certe sul legame causa/effetto tra il glifosato e lo sviluppo delle cellule cancerogene. Ecco perchè ad oggi non vi è alcun divieto di utilizzare questo diserbante.