Pistoia – Destinatario Sconosciuto con Electra Teatro lunedì 17 aprile

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Reading a cura di Electra Teatro con il Patrocinio del Comune di Pistoia, lunedì 17 aprile   2023 ore 17:00 – Yom HaShoah – Evento rivolto alla cittadinanza  si  svolgerà  presso  la  Sala  De’  Rossi, Fondazione Cassa di Risparmio, alle ore 17:00

Pistoia, 15 aprile 2023 – Saranno presenti i relatori  Dott.  Alberto  Sonnino,  psichiatra,  psicoanalista  membro  della  Società  Psicoanalitica  Italiana;  Rav  Gadi Piperno, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Firenze; Vicesindaco Anna Maria Celesti, Presidente della Società per la Salute con delega al Sociale, in rappresentanza del Comune di Pistoia.

Attraverso il suo intervento, il Dottor Sonnino  aprirà  una  riflessione  “metafisica”  sulla  fragilità  umana,  sulle  paure  ancestrali,  sul  tradimento,  sulla vendetta, sul ribaltamento degli affetti in tragiche circostanze, mentre il Rabbino approfondirà l’aspetto spirituale e antropologico della giornata del 17 aprile per il mondo ebraico, per il quale si celebra la festa dello Yom HaShoah.

Il Reading Destinatario Sconosciuto

Anni ‘30. L’amicizia fra l’ebreo Max Eisenstein e il tedesco Martin Schulse fa da protagonista del romanzo epistolare dell’autrice  statunitense  Katherine  Kressmann  Taylor,  insieme  al  suo  drammatico  rovesciamento.  I  due  uomini condividono una galleria d’arte a San Francisco quando nel ’32, all’indomani dell’ascesa al potere di Hitler, il cristiano Martin torna nel suo paese di origine con moglie e figli, segnando l’inizio di un rapido cambiamento che riguarderà anche le sue convinzioni. Sulle prime, Max e Martin continuano a coltivare il loro sodalizio grazie a un fitto scambio di lettere, ma presto una Monaco dove soffiano i primi venti del regime nazista interviene a insinuare le prime crepe nell’intesa fra i due.

A dare corpo alla struggente narrazione, la voce vibrante e la sapiente interpretazione di Alessandro Pala Griesche, attore e doppiatore di ottima tempra. A lui si affiancherà Giuseppe Tesi, regista di Electra Teatro. Al centro dell’opera vi è l’affettuoso afflato fra i due protagonisti, legati da un rapporto autentico e di lunga data, incapace di resistere però ai duri colpi della storia, che si intersecano come sottili lame nella quotidianità del vissuto e negli affetti più profondi di entrambi.  La  lettura  scenica  si  intreccerà indissolubilmente con i brani originali suonati al pianoforte dal Maestro Marco Baraldi, utili a sottolineare e coadiuvare la drammaticità dello scritto.

La storia di questo romanzo epistolare, singolare e quasi beffarda, ha qualcosa di affascinante, che ha condotto l’interesse  dell’associazione  culturale  Teatro  Electra  a  farne oggetto di questo progetto destinato a un pubblico chiamato a una profonda riflessione emozionale.

Spesso i sentimenti e le inclinazioni umane rimangono come immobili, congelate dentro la nostra anima, così che possiamo vivere serenamente senza prestare loro ascolto. Martin, per esempio, poteva non aver mai saputo, nella sua vita statunitense, di essere un antisemita egoista disposto a tutto pur di salvare sé stesso; Max poteva a lungo aver ignorato la sua vena sadica e vendicativa che fuoriesce con forza quando il regime nazista fa a pezzi uno dei suoi affetti più cari, l’amata sorella artista Griselle. Nessun uomo è davvero mai al sicuro dal “male” e nessuna “amicizia” può mai davvero essere autenticamente salvifica senza un profondo ascolto della nostra parte “umana”. Spesso la paura o le difficili condizioni di vita spingono l’essere umano a cercare un colpevole cui addossare il proprio dolore o la propria insoddisfazione. E allora l’uomo inizia ad attingere al pozzo dell’odio, dell’individualismo, della grettezza feroce che spinge a perseguire il proprio effimero “bene” a discapito dell’altro, specie se quest’ultimo è percepito come “diverso”. È così che smettiamo di essere amici. Ed è così che smettiamo di essere fratelli. Ma nessun individuo potrà mai davvero essere racchiuso in contenitori contraddistinti dall’appartenenza di genere o etnica o ancora religiosa finché la potenza dell’afflato empatico con la vicenda dell’altro da sé non smetterà di identificare il nostro essere, appunto, umani.

Ingresso free sino all’esaurimento dei posti. Prenotazioni su WhatsApp:  349 607 8259 Oppure: ufficio stampa.electra@gmail.com

Comunicato associazione  culturale  Teatro  Electra

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Ufficio Stampa – Prof.  Martina Novelli – cellulare 345 328 4472

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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