L’impresa della Valdinievole ha chiuso il 2022 con un incremento del 25% sul fatturato del 2021: un deciso balzo in avanti
Massa e Cozzile, 10 Febbraio 2023 -Torna in presenza il meeting annuale di Verinlegno, dopo 4 anni di lontananza obbligata: 130 i presenti provenienti da Canada, India, Grecia, Lituania, Serbia, Bulgaria, Inghilterra, Palestina, Israele, Tunisia, Germania, Italia. Tra gli ospiti anche Matteo Aglio, direttore di Avisa Federchimica e segretario del gruppo Pitture e Vernici.
Nella piacevole cornice del Grand Hotel Croce di Malta di Montecatini l’azienda ha celebrato, il 10 Febbraio, i successi del 2022. E forte di un incremento di fatturato del 25% (+36% Italia, +17% estero), pianifica il futuro nel segno della “sostenibilità”: parola guida per l’anno in corso: per se stessa, per la rete vendita, per i fornitori.
Soddisfatto ma comunque prudente, in scenari ancora volatili, il presidente Sante Zandò: “Covid, materie prime introvabili e con prezzi fuori controllo; conflitto russo-ucraino non hanno, ad oggi, intaccato il nostro percorso per merito di tutti i presenti. Siamo fiduciosi nel futuro”.
Il risultato sarebbe stato ancora più eclatante se nella seconda parte dell’anno non fosse subentrato in Italia il blocco degli incentivi legati all’ Ecobonus e nonostante il conflitto in Ucraina. Esiti comunque straordinari in Veneto, Friuli, Campania, Piemonte. Ottime prestazioni in Brianza, Romagna, Toscana, Sicilia.
Performance eccezionali per Canada, Lituania, Palestina all’estero. In crescita Filippine, Australia, Emirati Arabi e India. Mentre si stanno aprendo nuovi mercati: Armenia, Slovenia, Turchia, Corea del Sud. Tra 2018 e 2022 il fatturato estero di Verinlegno è cresciuto del 50%.
“Tutto ciò avviene mantenendo una costante attenzione alla sicurezza sul lavoro, che mira oggi all’ottenimento della certificazione ISO 45001, mentre l’impegno ambientale abbraccia il progetto della più avanzata ISO 14001”, come riferito da Silvio Zandò, Amministratore Delegato alla funzione interna, acquisti, produzione e logistica.
In prospettiva c’è il disegno di un’azienda che procede verso il fotovoltaico, che intende ridurre la produzione rifiuti e realizzare vernici che utilizzano sempre più materie prime rinnovabili e bio.
E se ci fosse ancora qualche dubbio, ha ricordato Roberta Marchetti, AD all’amministrazione: “…Anche il costo del danaro sarà ancora più legato alla transizione ecologica e alla “tassonomia europea”: la classificazione (adottata dagli Istituti bancari) degli investimenti ritenuti sostenibili dal punto di vista ambientale e quindi più facilmente finanziati. Un tempo si diceva “siamo al verde” per dire “non abbiamo più soldi”, ma da oggi più al verde saremo e più soldi a minor costo otterremo”.
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