Contributo a fondo perduto imprese 2022 – come chiederlo e requisiti

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Le nostre imprese vivono un particolare e difficile periodo. E’ fondamentale importante valutare I principali tipi di finanziamenti erogati in favore delle imprese:  in particolare contributi a fondo perduto imprese 2022Contributo a fondo perduto imprese 2022

Il contributo a fondo perduto per le imprese 2022 consiste in una vera e propria agevolazione concessa dagli enti governativi in favore delle aziende e delle imprese che abbiano sostenuto un finanziamento per acquistare prodotti, beni o servizi.

Il fondo perduto si identifica quindi con una sorta di contributo agevolato che, in forma percentuale di detrazione dal finanziamento sostenuto, permette di rientrare parzialmente nei costi effettuati per l’acquisizione di nuovi prodotti.

In genere, facendo domanda di richiesta della concessione del fondo perduto, le aziende che soddisfano  tutti i requisiti previsti ottengono la misura di sostegno in maniera differente a seconda delle condizioni previste dal bando di concessione, sotto forma di detrazione percentuale oppure di mutui agevolati per sostenere altre spese.

È ovvia la constatazione secondo cui le imprese potranno usufruire del contributo a fondo perduto solo quando potranno dimostrare l’azione dell’investimento effettuato.

REQUISITI PER ACCEDERE AI CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO IMPRESE

Al fine di vedersi riconosciuta la concessione del beneficio, è necessario che l’impresa in questione abbia fatturato non più di 5 milioni di euro nel periodo di imposta immediatamente precedente a quello di compilazione della domanda.

È inoltre necessario che l’azienda dichiari la spesa in attività o in prodotti appositamente contemplati nel bando di concessione e che siano in linea con la ratio delle norme tecniche, sempre contenute nel bando.

La richiesta del contributo viene rendicontata addizionando:

  • Per i titolari di attività di impresa, in accordo con il Testo Unico delle Imposte sui Redditi in vigore:
  • Il corrispettivo dei semilavorati, materie grezze, sussidiarie e altri beni mobili impiegati nel processo di produzione;
  • Il corrispettivo dei beni e prestazioni di servizi scambiati, elementi vitali per il core business dell’industria.
  • Per i titolari di reddito dominicale, il semplice volume d’affari totale.
  • Per i titolari di attività lavorative autonome, i compensi derivati da:
  • Esercizio dell’arte o della professione, avendo ricevuto sia compensi in natura che in denaro;
  • I compensi sopra riportati devono essere già comprensivi di tutti gli oneri fiscali e contributivi a carico del cliente.

Le imprese che, alla data del 31 dicembre 2020, abbiano avuto la sede operativa in un luogo colpito da evento calamitoso come alluvione o sisma hanno diritto alla percezione più agevolata del contributo a fondo perduto per le imprese.

CONTRIBUTI FONDO PERDUTO IMPRESE 2022  SITI UTILI ANALISI

Prima di analizzare nel dettaglio le varie misure disponibili, va chiarito il concetto di contributo a fondo perduto.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE

Lo stanziamento dei fondi o delle agevolazioni globalmente previsti nel contributo a fondo perduto per le imprese  viene varato in ottica del rispetto della cosiddetta Digital Transformation, ossia quel processo che tende a indurre un cambiamento radicale nel modo di operare delle aziende, incentivando l’uso del digitale, del’economia green e dello sviluppo tecnologico.

Questa rivoluzione del digitale, come è stata ribattezzata da alcuni, rappresenta il core del Piano di Transizione 4.0  promosso dal Mise – Ministero dello Sviluppo Economico e del Made in Italy ed è rivolta alle Piccole e Medie Imprese che abbiano la sede fiscale in Italia, con un occhio di riguardo alle aziende che operano nel settore della manifattura, dell’artigianato, dei servizi o del commercio.

Gli interventi che sono ammessi devono presentare un ammontare minimo di 50.000 euro e massimo di 500.000 euro e devono essere volti al mutamento radicale in senso digitale e tecnologico di un’azienda e della sua filiera di produzione.

Questi interventi sono poi da sostenersi entro il termine perentorio di un anno e mezzo (18 mesi) dalla concessione del beneficio.

Gli interventi tecnologici ammissibili devono mirare:

  • Al miglioramento dei software e del rendering;
  • All’incentivo dell’uso delle piattaforme digitali in senso logistico;
  • All’induzione di sistemi di pagamento innovativi che possano permettere di tener traccia di tutte le voci di spesa sostenute come e-commerce, POS, blockchain e A.I.
  • Al miglioramento dei rapporti di relazione con altre aziende dello stesso settore.

In tutti questi casi, l’incentivo ammesso va a coprire esattamente la metà delle spese sostenute.

Di questo 50 %, il 40 % viene concesso sotto forma di un finanziamento a tassi particolarmente agevolati mentre il restante 10 % come contributo a fondo perduto.

Secondo quanto previsto dalle norme tecniche del bando di concessione, l’erogazione dei benefici avviene in due tempi:

  • La prima metà delle agevolazioni previste giunge entro un anno dall’inoltro della domanda per la concessione dei benefici, a patto che l’azienda abbia già pagato per il 50 % l’ammontare totale delle spese previste di rinnovamento tecnologico. Questo impegno economico deve essere debitamente comprovato dalla sottoscrizione di una polizza assicurativa o di una fideiussione bancaria.
  • La seconda metà delle agevolazioni previste dal bando avviene entro due mesi dalla chiusura del bando stesso (l’impresa deve però richiedere il saldo entro trenta giorni dal completamento degli interventi). La richiesta definitiva di saldo deve essere accompagnata da un’idonea relazione tecnica di fine lavori che descriva nel dettaglio tutti gli interventi apportati e il raggiungimento degli obiettivi preposti.

L’ente governativo , una volta verificato il rispetto di tutti i requisiti e delle norme, approva la concessione completa dei benefici.

MISURA PER LE AZIENDE GIOVANI: NUOVE IMPRESE TASSO ZERO

Oltre il contributo a fondo perduto classico per le imprese, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa ha varato il cosiddetto Piano Nuove Imprese Tasso Zero.

Questa misura di sostegno è diretta a quelle aziende di recente costituzione che abbiano in organico almeno metà dei soci con età pari o inferiore a 35 anni oppure di sesso femminile, e prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto o di finanziamenti agevolati che vanno a coprire fino al 90 % delle spese sostenute e dichiarate ammissibili, in ottemperanza a quanto specificato nelle norme del bando.

Tutti gli interventi giudicati ammissibili devono essere necessariamente portati a compimento entro due anni dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento e prevedono la concessione di 1.500.000 € massimi di euro per aziende con meno di 3 anni di attività e di massimo 3.000.000 € per aziende tra 3 e 5 anni di attività.

In quest’ultimo caso la concessione del contributo a fondo perduto non può eccedere la soglia del 15 %  rispetto all’ammontare totale delle spese sostenute e dichiarate ammissibili.

Contributo a fondo perduto imprese 2022 – come chiederlo e requisiti

pubblicato da La Terra del Gusto blog magazine articolo in revisione

 

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