Luca Scotto D’Antuono con 42mila follower racconta MasterChef

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Arriva nel momento giusto per distrarre gli appassionati di enogastronomia: giovedì 17 dicembre inizia su Sky MasterChef 10. In un periodo in cui siamo costretti ad essere “separati” dalla ristorazione, ben venga la nuova edizione del realtity. Ne parliamo con Luca Scotto D’Antuono, amministratore di un gruppo facebook con oltre 42mila follower

Creare, gestire e “moderare” un gruppo facebook può essere sicuramente un

Luca Scotto D’Antuono e Giulia preparano gli gnocchi

impegno da non sottovalutare, specialmente quando post, commenti  e richieste di iscrizione sono in continua crescita. Masterchef Italia gruppo pubblico ne è sicuramente un esempio, diventando un punto di riferimento per gli appassionati.

In questi ultimi mesi è stato popolato da post riguardanti le vecchie edizioni, compleanni e ricordi dei “vecchi concorrenti” e stimolando i follower a condividere “propri” piatti. L’amministratore Luca Scotto D’Antuono ha dovuto sudare le proverbiali 7 camicie, o in questo caso 7 grembiuli, per scoprire foto tarocche.

Ma ora finalmente si torna a fare su serio. Dal 17 spazio a commenti e giudizi sulla nuova edizione, concorrenti e aspiranti tali. E giudici. Arriva Masterchef 10.

E allora conosciamo meglio Luca Scotto D’Antuono e il suo gruppo

  • Luca, come è nata la tua passione per Masterchef? Una passione nata tanti anni fa, nel 2010 guardando la prima edizione di Masterchef Usa con Gordon Ramsay, il format era decisamente nuovo, coinvolgente, tanto da partecipare ai casting della prima edizione italiana, e visto che non sono famoso, si può intuire che non le ho superate, ricordo come fosse ieri che nella stessa mattinata insieme a me c’erano Imma ed Alessandro che riconobbi mesi dopo guardando la trasmissione, il bello è che anziché portare a casa una delusione, portai con il piacere di aver, seppure in piccola parte, provato un qualcosa di nuovo, ed emozionante, pensa che conservo gelosamente l’adesivo col simbolo di Masterchef ed il numero ( 715 ) che ci diedero alle selezioni.
  • Lavori nel mondo della ristorazione o enogastronomia? No, sono un ex animatore/istruttore di vela e da quasi 20 anni lavoro nel campo dell’automotive. Ho sempre avuto la passione per la cucina, ma sempre a livello amatoriale, sono un pizzaiolo mancato ed adoro preparare pasta fresca, cucinare per tante persone, ma ahimè il mio tipo di cucina è più legato alla sostanza che all’aspetto, pensa che l’estate scorsa mi misi in gioco partecipando ad una sagra in cui gli altri stand erano formati da ristoratori, mentre il mio semplicemente da amici appassionati di cucina, servimmo in 4 ore quasi 700 piatti.
  • Un gruppo, quello che amministri in costante crescita. Come mantenere viva la passione dei follower, senza cadere nello spam? Il gruppo da diverso tempo sta avendo una crescita esponenziale, oltre 2mila nuovi iscritti a settimana, questo grazie ad un lavoro di squadra, mio e dei moderatori che mi affiancano, che concentra tutti gli sforzi per far si che il gruppo sia un ambiente confortevole e familiare per tutti. Da un po di tempo a questa parte stiamo dando spazio agli utenti ed alle loro creazioni; abbiamo notato che è forte in tutti la voglia di mostrare quel che sanno fare in cucina, passando da un semplice spaghetto al pomodoro arrivando ad un decisamente più complesso Baccalà scottato, crema di zucca, chips di corallo, aria di agrumi bio e olio evo. Ed il bello è che spesso una preparazione semplice riceve altrettanto favore di una complessa, questo perché si instaura una sorta di solidarietà per le abilità, più o meno condivise, con chi crea il piatto. Anche le diverse interazioni degli ex concorrenti danno vita e pepe al gruppo. Spesso partecipano fuori gara ai contest che organizziamo.
  • Nove edizioni, quali sono i tuoi tre vincitori del cuore? Spyros, il vincitore della prima edizione, perché “il primo vincitore non si scorda mai”, Valerio Braschi, vincitore della sesta edizione non può non essere menzionato, è stato definito dalla stragrande maggioranza degli utenti il più grande talento di Masterchef dalla prima edizione ad oggi, e non posso che condividere questo giudizio. Il terzo vincitore che porto nel cuore è Simone Scipioni, vincitore della settima edizione, Simone rappresenta per molti il ragazzo comune, semplice, umile che con impegno e forza di volontà dimostra a tutti noi che nulla è impossibile. (ndr li ho incontrati tutti e tre a Pistoia)
  • Ed invece i tre concorrenti che si meritavano un miglior percorso?Nonostante sia arrivata seconda, credo che Maria Teresa Ceglia, nona edizione ,di più. Non necessariamente inteso come vittoria ma appunto come percorso, le dinamiche televisive e la necessità di creare una sorta di conflitto hanno fatto apparire Maria Teresa per quel che non è, ho avuto il piacere di conoscerla virtualmente ed è una persona splendida, nella sua sincerità e schiettezza; davvero una bella persona. Porto nel cuore anche Milenys,  sempre della nona edizione, meritava decisamente di andare avanti, di lei ho sempre ammirato la gioia, il cuore nei piatti ma soprattutto nel modo di vivere un’esperienza unica come Masterchef. Maradona Youseef della quinta edizione ha fatto un percorso stupendo, ma meritava la finale. La meritava per la sua bravura, umiltà ma soprattutto per il suo estro tra i fornelli.
  • Il tuo giudice preferito? E quale ex giudice rimpiangi? Sarebbe come chiedere a chi vuoi più bene, a mamma o papà? Sono tutti i miei preferiti, ma voglio comunque rispondere riportando il risultato del sondaggio fatto l’altro giorno sulla gruppo, ovvero, su circa 3500 votanti Antonino Cannavacciuolo ha raggiunto quasi 1600 preferenze, a seguire Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli con 700 voti ciascuno, Joe Bastianich (250) è il primo fra gli ex giudici, seguito da Carlo Cracco (178) ed Antonia Klugmann con sole 33 preferenze. Personalmente rimpiango Joe Bastianich, era quel quid aggiuntivo alla trasmissione che con il suo non essere chef dava anziché togliere. Una sorta di mina vagante senza peli sulla lingua, di lui apprezzo il giudizio dell’imprenditore, dell’avventore, della persona “normale”, forse più vicino a noi comuni mortali che a chef stellati.
  • Parliamo di Iginio Massari: la prova di pasticceria è stata per tanti la Caporetto: più o meno spazio? Iginio Massari oramai è una figura cult della trasmissione, un appuntamento fisso, tutti temono la prova di pasticceria, ed onestamente non potrei dar loro torto. Per lo spettacolo è comunque una prova che appassiona ma personalmente vedo la figura del pasticciere come una figura a se in cucina. Azzardo un paragone calcistico, la cucina è la squadra, il pasticciere il portiere ed il resto dei giocatori sono gli chef. Ora secondo voi è giusto scartare un’attaccante perché non sa fare il portiere?
    • Cosa ti aspetti da questa nuova edizione, a breve Masterchef 10?Ad essere onesto, non mi aspetto grandi novità, questa decima edizione lascia presagire essere un continuo della nona, essendoci gli stessi giudici, e conoscendo il format che è testato e va avanti da quasi 10 anni; ma penso che sinceramente a noi telespettatori la cosa non dispiaccia, la trasmissione così come è rappresenta il nostro “comfort food”, sembrerebbe un commento teso a sminuire le aspettative, ma in realtà proprio il non aspettarsi novità porta lo spettatore a valorizzare e godere al massimo di ogni puntata e di ogni ospite. E qualora arrivasse qualcosa di diverso dalle altre edizioni, l’effetto wow sarebbe garantito.
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